FRESE PER RAVVIVATORI
COMPONENTI PER STAZIONI AUTOMATIZZATE DI SALDATURA
Le frese, i taglienti, le forze, le velocità,
le frequenze e le profondità di ravvivatura
Le esperienze vissute con le più svariate realtà industriali, ci hanno permesso di sviluppare e testare diverse soluzioni di fresatura. Attualmente vengono prodotte essenzialmente 4 tipologie di frese, non solo per i nostri ravvivatori ma anche per altre marche.
Fresa integrale. Fresa i fianchi dell’elettrodo e pulisce appena la parte piana.Realizzata in un solo pezzo, in metallo duro trattato.
Gruppo fresa a un inserto. Fresa i fianchi e la parte attiva dell’elettrodo. Soluzione molto versatile, permette di realizzare ravvivature con forme diverse. Composta da un portafresa e da un inserto intercambiabile in metallo duro.
Gruppo fresa a tre taglienti. Fresa solo i fianchi dell’elettrodo. Composta da un portafresa e da tre inserti triangolari tipo Sandvick facilmente reperibili sul mercato.
La fresa può anche essere attiva da un solo lato, soluzione questa che viene utilizzata quando uno degli elettrodi è a rotula. L’azione della fresa si basa sul principio di utilizzare: – la forza di chiusura della pinza per determinare la profondità di taglio – l’energia pneumatica o elettrica per la sua rotazione. La forza di ravvivatura ideale è di circa 100 kg anche se è possibile ravvivare con forze finoa 350 kg.
Gli elettrodi devono essere posizionati coassialmente alla fresa. Per ogni diametro di elettrodo e a seconda del tipo di ravvivatura da eseguire, sono richieste forze, frequenze, velocità e spessori di ravvivatura diversi. A titolo orientativo viene usata abbastanza spesso (con lamiera zincata) una ravvivatura ogni 300 punti e uno spessore di asportazione totale di 0,2 – 0,3 mm. Le velocità (trasmesse con un opportuno rapporto di riduzione) sono molto variabili a seconda che l’energia sia pneumatica o elettrica .La velocità generalmente utilizzata è di 250 giri/min.
La fresa è dotata di un incavo per la guida dell’elettrodo e di due scarichi che consentono l’evacuazione dei trucioli. Per evitare lo spargimento dei trucioli nella zona del ravvivatore, è particolarmente interessante, per l’ecologia del lavoro, il ravvivatore tipo G30, circondato da setole a spazzola che consentono alla pinza di penetrare al loro interno ma impediscono ai trucioli di fuoriuscirne.